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Ancora una volta la Polizia Penitenziaria è vittima nella cronaca nera. Oggi un tentativo di evasione finito male, sia per il detenuto che per il collega, il quale impavido non ci ha pensato due volte a saltare dalla finestra da dove era saltato il detenuto, lo scenario, al quanto discutibile, uno dei più sovraffollati nosocomi partenopei. Il collega ha riportato serie ferite ed è rimasto ivi ricoverato, tutti gli siamo vicino e gli auguriamo una presta guarigione, altrettanto per i restanti componenti della scorta che hanno vissuto attimi di elevata tensione. Gli interrogativi comunque rimangono, le visite esterne e/o i ricoveri presso luoghi esterni di cura, producono sicurezza e benessere o, al contrario, danneggiano la serenità della già martoriata cittadinanza, e spesso il benessere si traduce in una “gita” al di fuori del carcere, si potrebbe ovviare a tutto ciò, perché le ASL e la nostra Amministrazione non dialogano costruttivamente ??? La riforma della medicina penitenziaria è stata una vera riforma o l’ennesima bufala ??? Guardando i risultati, le statistiche, un’ idea razionale me la so fatta come tanti addetti al settore penitenziario, la piccola parte buona è completamente da rifare, l’altra non ne parliamo proprio, si produce solo insicurezza e spreco di denaro pubblico. Abbiamo tanto apprezzo l’intervento del Ministro della Giustizia, che in due giorni si è fatto subito sentire ed ha mostrato di essere sensibile ai problemi che ci attanagliano, come mai nessuno ha fatto, ma oltre a questo Signor Ministro, ci vuole di più e fatto in modo straordinario e celere, non possiamo aspettare tutti gli iter burocratici, a breve ci cascherà tutto addosso, e spero tanto che uno dei suoi prossimi interessamenti non sia per dei funerali solenni. I piantonamenti e le visite esterne presso nosocomi cittadini sono oramai diventate una vera e propria “emorragia” per gli Istituti Campani, si lavora quasi sempre in totale insicurezza, sotto scorta e in posti dove la malavita locale la fa da padrona, basti pensare che un Istituto come Napoli Poggioreale ha circa 6 ricoveri urgenti al giorno, 4 dei quali si riveleranno poi codici bianchi !!! E’ cosi difficile attrezzare un centro analisi per ogni grande Istituto di provincia, magari cosi evitando di aspettare gli esiti degli enzimi una giornata in corsia fra la gente, o un macchinario per radiografie, o ambulatori per visite specialistiche non invasive, di routine insomma, senza andare al nosocomio per togliere il cerume dall’orecchio o dal dermatologo per una pomata ??? Troppe sono le falle di questo sistema sanitario Penitenziario, che arrecano danno ai Poliziotti Penitenziari in prima linea, ai detenuti effettivamente bisognosi di cure che cadono nel calderone del caos, ai cittadini che subiscono le nefaste passive attività di cronaca nera e lo spreco di denaro pubblico. 


Napoli 17.06.18  
 
Il Segretario Generale Regionale UIL.PA Polizia Penitenziaria Domenico de BENEDICTIS