Nota di Domenico De Benedictis, Segreteria Nazionale UILPA Polizia Penitenziaria.

Egr. Autorità, questa O.S. con la presente segnala per l'ennesima volta il collasso di un Istituto Penitenziario, la CC Avellino, la situazione è degenerata arrivando a carichi lavorativi nonché pericolosità non più tollerabili.

Ci viene segnalato che i pochi Poliziotti Penitenziari rimasti in servizio sarebbero chiamati a svolgere turnazioni continue senza una ratio e di circa 12 ore, quando tutto va bene. Inoltre il ruolo Ispettori sembra sparito, la sorveglianza generale verrebbe effettuata, sempre quando va bene, da sovrintendenti o assistenti capo.

Un agente PP è chiamato a svolgere 5 o 6 posti di servizio, spesso tutto l'Istituto è presidiato da 6 unità PP. Una gestione dei servizi tutta singolare, sarebbe anche utile esaminare la predisposizione e programmazione di questi, compreso il servizio che hanno svolto i compilatori dei servizi.

La popolazione detenuta ivi ristretta, ben nota alle cronache per i reati commessi nell'Istituto, è sempre più pressante verso il personale PP, predendendo spesso cose che sono contro ogni regola e poi, al netto e ovvio rifiuto il tutto si traducerebbe in ricatti, minacce e violenze, con conseguenze ben note.

A tutto ciò non manca la ciliegina sulla torta, ovvero, la mancanza di acqua nell'Istituto nonché la mancanza di energia elettrica con la scoperta che il gruppo elettrogeno non funzionava, come riferito dalla base, ovviamene, tutto accompagnato da giuste proteste dei detenuti.

Tutto ciò, inevitabilmete, sta provocando uno stress da lavoro correlato che produce una miriade di assenze giustificate a lungo periodo, praticamente, si sta rischiando che un giorno di questi la mattina ci sarà solo il Direttore e qualche suo discepolo.

Per quanto sopra, pur apprezzando l'interessamento del Provveditore che in più occasioni, su varie segnalazioni e di propria iniziativa, si è recato di persona sul posto, nonché la promessa del Capo DAP che a breve ci sarà un Direttore e Comandante titolare, chiediamo, cortese urgenza, al fine di evitare l'irreparabile, un ispezione nell'Istituto, già oggetto di tale attività in recente passato con tragiche risultanze, e che siano attivate tangibili azioni in merito ai fatti riscontrati.

Con viva cordialità.

Il Segretario Nazionale UILPA polizia penitenziaria Domenico De Benedictis