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Egregio Direttore giungono a questa O.S. continue doglianze e preoccupazione da parte del
personale di Polizia Penitenziaria in merito alla scarsa e allarmante tutela degli stessi all’interno
dell’istituto Sannita. Oltremodo nell’ultimo periodo anche la stampa e i mass media hanno
attenzionato, sollecitato da vari organismi, la problematica gestionale che sta vivendo l’istituto . Il
personale tutto, in special modo quello turnista, vede ogni giorno prevaricare i propri diritti.
Personale che non ha più contezza e certezza neanche del proprio presente. Cambiamenti di turni,
orari e posti di servizio ormai sono all’ordine del giorno. Non si ha più la possibilità di organizzare
la propria vita neanche nei limiti temporali giornalieri. C’è sempre un’emergenza da fronteggiare
per cui si è obbligati a trattenersi in servizio, a rinunciare al proprio riposo settimanale e persino a
rientrare in servizio quando si è in congedo ordinario oltretutto imposto d’ufficio. Si è costretti a
coprire più posti di servizio e specialmente nel servizio serale e notturno si hanno accorpamenti
degli stessi a grave discapito della sicurezza, incolumità e salubrità del personale operante, oltre a
mettere a rischio la stessa popolazione detenuta nel caso vi fossero criticità di varia natura da
affrontare. Si chiede un celere ed urgente intervento affinché vi sia un cambiamento di rotta ed
un controllo più capillare dei servizi e delle modalità operative al fine di ritrovare la normale
funzionalità operativa all’interno dell’istituto. Lamentele dei detenuti con continui atti dimostrativi
che rasentano illeciti, giungendo addirittura a compiere veri e propri reati previsti e puniti dal
codice penale, non devono essere più posti in essere. E’ ormai un mantra che si ripete da vari anni ,
precisamente da quando le camere di pernottamento sono state fornite di docce, che l’acqua calda
non riesce a soddisfare le esigenze di tutti i detenuti, a volte si ha proprio la mancanza di acqua in
quanto non sono mai state adeguate le strutture esistenti a garantire tale servizio. Si è solo
cercato di tamponare a più riprese ma nulla di radicale e progettato è stato posto in essere in
maniera risolutiva. Oramai si è appurato che pur concedendo vari benefici ( play station, aperture
delle cdp , orari flessibili di afflusso/ deflusso passeggi) non si è accontentati la popolazione
detenuta che continuano nella loro protesta ponendo in serio pericolo l’incolumità del personale di
polizia penitenziaria. Si sollecita la Direzione a porre un serio, programmato e risolutivo progetto
che possa garantire la funzionalità della struttura e abolire , se non totalmente , ma almeno
cercare di rendere quando più funzionale l’utilizzo dell’acqua calda. Si cogli l’occasione inoltre di
riscontrare la nota n. 71 del 13 novembre u.s. di questo coordinamento provinciale, soprattutto in
merito alla fornitura di lampade d’emergenza , alle radio portatili e se è previsto un piano di
allerta ed evacuazione ed il personale preposto è a conoscenza dello stesso e sia stato
opportunamente addestrato e formato a fronteggiare eventuali criticità.
Distinti Saluti
Il delegato provinciale
F.to Vincenzo PISCOPO

Allegati:
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