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Egr. Autorità, con la presente questa O.S. continua a denunciare l'allarmante stato in cui versano le carceri Campane, da
Gennaio a Marzo 2024, in appena 91 giorni registriamo 64 aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, così come
comunicato dal PRAP Napoli, e aggiungiamo, non poche quelle con prognosi gravi. Non da meno i sequestri ingenti di droga, dati non in nostro possesso ma vivendo il territorio oramai si parla di
chili, cocaina e cannaboidi per lo più, un fenomeno non più relegabile ai pochi delinquenti di turno ma a vere
associazioni malavitose, ben radicate e organizzate. Eppure in Campania i cani antidroga ne sono pochissimi, forse con una mano c'è la facciamo a contarli, per non
parlare poi delle risorse a disposizione dei Poliziotti Penitenziari del gruppo Cinofili, ove proprio per la loro efficacia, sarebbe necessario un distaccamento di almeno 5 cani per ogni Istituto preso atto della nefasta emergenza che si
appalesa.Predetti delinquenti associati, sfruttando gli enormi introiti, si servono per lo più di sofisticati droni per il
trasporto e, reti di detenuti per lo smercio, il traffico e il controllo, non solo detenuti affiliati debitamente stipendiati ma
anche di comuni detenuti che sono ricattati e sottomessi, praticamente sopraffatti, vuoi per la famigerata violenta
forza delle organizzazioni che per la loro dipendenza, si quest'ultima economica, perché nulla tenenti e indebitati fino al
collo che per tossicomania. Spesso ci chiediamo cosa succederebbe se fosse introdotta e smerciata in un Istituto Penitenziario una partita
di droga tagliata male (vuoi per dolo o per colpa del trafficante), quanti decessi e per colpa di chi !!!
Al predetto fenomeno della droga, con stesse peculiarità, si associa, come un legame indissolubile, il
contrabbando di telefoni cellulari di ogni tipo, i sequestri sono giornalieri e a iosa, è del tutto evidente che l'articolo 391
ter cp, introdotto con decreto legge nel 2020, non ha sortito gli effetti sperati (non c'è bisogno di contare i sequestri
basta collegarsi sui social e guardarsi le innumerevoli video dirette o video registrati nelle celle per rendersi conto di quanti cellulari girino), cosa alquanto prevedibile, infatti, già avevamo memoria che neanche quanto si sono inasprite le
pene per la disciplina penale degli stupefacenti (detenzione, spaccio e relative aggravanti) si sono avuti gli effetti
sperati. A tutto ciò, in modo allarmante, almeno per noi, si sta intensificando il fenomeno del rinvenimento e relativo
sequestro di armi negli Istituti Campani, ma non i soliti manufatti prodotti con gli scarti di ferraglia ma bensì coltelli a
serramanico, coltelli a farfalla, tirapugni, punteruoli etc. perché, a cosa stanno mirando ???
Le ultime armi rinvenute e sequestrate, e si tratta proprio di quanto anzi nomenclato, appena due giorni fa, introdotte nell'istituto di Carinola con un megadrone assieme ai soliti cellulari, circa 10, hashish e cocaina, ma di questi
casi potremmo citarne molti altri con stesso materiale illegale, alla CC Ariano, CR S. Angelo dei Lombardi, CC Avellino
etc
Insomma, lo scenario che si prospetta è al quanto preoccupante, manca di tutto, Poliziotti Penitenziari, risorse, soldi e mentre si contano e ricontano le perdite e le mancanze, mentre si attendono i progetti, mentre si spera chissà
che cosa, la malavita organizzata guadagna sempre più terreno, il trattamento sempre più propaganda e gli operatori
penitenziari di trincea continuano a rischiare la vita ogni giorno, dal paese di Cesare Beccaria diventiamo come, ma
forse lo siamo già, un paese del Sud America con Carceri sovraffollate, senza recupero dei detenuti, discariche sociali
autogestite dalle bande, con faide interne e spesso, la cronaca ne è teste, con scontri che producono non pochi morti, luoghi ove il Diritto è negato ogni giorno a Poliziotti Penitenziari e ristretti. Ancora una volta auspichiamo in fattive celeri iniziative prima di irrimediabili tragedie.
Segretario Nazionale UIL PA Polizia Penitenziaria
Domenico de BENEDICTIS