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Egregio Presidente, 

Come è noto a codesto Dipartimento, le numerose problematiche riguardanti il sistema penitenziario Campano, sono state nel tempo ampiamente evidenziate dalla scrivente organizzazione sindacale ma, ad oggi, nessuna tangente soluzione si è appalesata in atto concreto. La UIL PA Polizia Penitenziaria, avendo contezza della reale evoluzione delle attività lavorative dei Poliziotti Penitenziari e dello status degli Istituti Penitenziari, rimarca, con estrema convinzione e fermezza che, il primario problema, originato da precedenti scellerate scelte politiche\amministrative che flagellano il nostro sistema sono, carenza di organico con relative fasulle piante organiche e iper tolleranza delle condotte illecite dei detenuti. Da qui poi scaturiscono tutta una serie di problemi e problematiche secondari, ma non meno importanti dei primi, che paralizzano il sistema, rendendolo letale per tutti. La lista degli eventi critici è sempre più lunga e corposa, non passa giorno dove non sono rinvenuti cellulari e droga, non c’e’ turno dove non ci sono pseudo e verosimili ricoveri urgenti c/o strutture sanitarie cittadine, non c’è momento dove non avviene un’aggressione, verbale e\o fisica, queste ultime poi punite con un sistema sanzionatorio che fa ridere ai delinquenti e non solo, infatti, non fungono da deterrente ma bensì sortiscono l’effetto opposto, ovvero, quello di sfida all’Istituzione, allo Stato. Aggressioni che spesso si risolvono con una mera sanzione di esclusione dalle attività in comune, o nella peggiore delle ipotesi anche in un tour Penitenziario Campano, si, gli Istituti si scambiano fra di loro i cd “ ingestibili o facinorosi”, che spesso si ritrovano fra di loro di qua e di là per gli Istituti Campani, sodalizzandosi e rafforzandosi ancor di più. La deficienza di risorse umane e tecnologiche combinata ad un impianto normativo non adeguato a quelle che sono le reali esigenze del mondo carcere italiano (ricordo che lo spessore delinquenziale e criminale Italiano in Europa non ha uguali) , tipo sorveglianza pseudo dinamica, apertura di mega reparti senza personale di Polizia Penitenziaria e Operatori del settore, la chiusura degli OPG e l’inefficacia delle poche e disorganizzate sezioni ricettive per detenuti con problemi psichiatrici senza poi parlare delle esigue REMS presenti sul territorio rispetto alle reali esigenze, la fallace “medicina penitenziaria”, hanno creato un marasma che giova solo a chi nel carcere vuole continuare a delinquere e chi del carcere ne fa business. Non in ultimo, si evidenzia, che questa violenta sofferenza, somministrata con forza dall’attuale assetto carcerario e da un’acuta miopia gestionale di questi passi destinata a una totale cecità, a volte congenita a volte sopraggiunta, di certe figure Istituzionali che continuano ad aggravare la nefasta situazione de quo con apparenti soluzioni fantomatiche sempre in nome dell’umanizzazione della pena, è vissuta anche dai detenuti che non hanno alcuna “appartenenza” o abitualità a delinquere o realmente ravveduti dei loro illegali trascorsi, o ancora in custodia cautelare ovvero potenziali innocenti, che impotenti e soli, si rassegnano alle pretese dei più forti, vivendo così la detenzione in modo orrendo, in barba ai cosi decantati principi “recupero del condannato” e “senso di umanità della pena”, sanciti dall’art. 27 della Costituzione. Sig. Presidente noi vogliamo che negli Istituti Penitenziari torni la serenità e soprattutto la legalità, noi vogliamo fare i Poliziotti Penitenziari, noi vogliamo che la legge sia rispettata, noi vogliamo un’Amministrazione Penitenziaria più attenta, efficace ed efficiente, noi vogliamo che ci rivenga consegnata la giusta dignità del nostro mandato istituzionale, e non solo come recitato nei discorsi delle commemorazioni, l’ordine e la sicurezza sono essenziali per il trattamento penitenziario. Siamo stufi di attendere la fine, di leggere centinaia di circolari contrastanti tra di loro e puntualmente disattese per la loro inapplicabilità, di seguire indirizzi amministrativi da parte di chi il carcere nei fatti non l’ha mai visto e vissuto, di essere succubi di frange politiche che sfruttano il carcere come serbatoio di voto, di essere martoriati dai mass media. Confidiamo in Lei, La esortiamo ad attenzionare di più la Regione Campania, che ha una popolazione detenuta e relative strutture ricettive di delicata importanza e pilota per lo scenario nazionale, storia ne è teste. La invitiamo a fare delle visite agli Istituti Campani, sperando che non siano quelle di rito che oramai da anni si perpetuano, giusto per !!!, ovvero, precedute da qualche telefonata che annuncia la visita, mattutina, ove troverà un corposo schieramento di Polizia Penitenziaria, le pareti tinte e i corridoi lucidi, e l’Istituto a mo di collegio. Se si presenterà, a sorpresa, nelle prime ore serali, potrà constatare la vera realtà che da tempo denunciamo, ci vorrà qualche mezz’ora solo per entrare, il più alto in grado sarà un assistente capo con una corposa forza agenti di 10 unità, se tutto va bene, questo negli Istituti medi tipo Salerno, Aversa, Pozzuoli, Carinola, Avellino, Benevento, mentre negli Istituti grandi, tipo Poggioreale, SMCV, Secondigliano ove per la sola CC Poggioreale sono ristretti 2300 detenuti, troverà due Ispettori e una forza agenti di 50 unità compreso portinerie, sorveglianza esterna, matricola e qualche ufficio aperto, sempre se tutto va bene !!! Di notte no comment !!! Da parte della UIL PA PP avrà tutto il supporto possibile se Lei lo vorrà e lo riterrà opportuno, sarebbe anche occasione di un momento storico, ove due parti, una volta tanto, non siano parte e controparte, ma due soggetti che hanno comuni intenti interessi, ovvero il bene del cosmo penitenziario. In attesa Le porgo i più Distinti Saluti.
 
Napoli 26.11.18  
 
Il Segretario Generale Regionale UIL.PA Polizia Penitenziaria
Domenico de BENEDICTIS